CAMPANE TIBETANE DISPENSA

Come sono nate

Strumenti originari del Tibet, diffusi in molti altri paesi, oggigiorno vengono utilizzate anche alle nostre latitudini, soprattutto in ambito meditativo essendo considerate strumenti vibrazionali potenti.

Rispetto alle campane classiche, quelle tibetane sono statiche poiché vengono tenute in mano o posizionate a terra con la parte cava rivolta in alto. Il procedimento originariamente impiegato per creare questa lega è tuttora sconosciuto.

A contribuire alla loro efficacia è la composizione particolare, frutto della lega di 7 metalli principali (ma in alcuni casi anche di più): l’oro collegato al Sole, l’argento collegato alla luna, il mercurio collegato a Mercurio, il rame collegato a Venere, il ferro collegato a Marte, lo stagno collegato a Giove, il piombo collegato a Saturno.

Venivano realizzate in fasi lunari specifiche e durante la forgiatura si era soliti pronunciare dei mantra in grado di conferire loro un determinato potere a seconda della destinazione d’uso. Custodite per secoli nei monasteri tibetani, hanno iniziato a diffondersi in Occidente a partire dagli anni ’50, in seguito all’occupazione cinese del Tibet.

  Il suono, oltre a dipendere da questi materiali, varia a seconda delle caratteristiche di ciascuna campana, per esempio risente anche dello spessore e della forma dello strumento. In via generale, prima di acquistare una campana tibetana, gli esperti suggeriscono di prediligere i modelli meno decorati, realizzati artigianalmente, di spessore medio, contenenti almeno i 7 metalli principali. Ovviamente, nella scelta, è importante considerare anche le sensazioni a pelle, che spesso ci orientano meglio di tante valutazioni logiche. In tale ottica è fondamentale connettersi con la campana per pochi secondi in modo da valutare se si è in grado di entrarvi in risonanza.

I benefici delle campane tibetane

Il motivo per cui le campane tibetane hanno tanto successo, mode a parte, è la loro capacità di riprodurre la vibrazione del suono OM, considerato inno dell’universo, suono primordiale della creazione dal potere purificante. Esso supporta, favorisce, migliora il rilassamento e le pratiche meditative. Dobbiamo infatti considerare che le leggi dei suoni sono le stesse di tutto ciò che vibra e considerato che, nell’universo, ogni cosa vibra, essi si rivelano davvero molto efficaci a livello sottile.

I suoni emessi dalle campane tibetane risultano sintonizzati con le vibrazioni planetarie, a tutto vantaggio di chi ne fa uso, suonandole o semplicemente ascoltandole. Possono essere impiegate insieme ad altri strumenti o affiancate da massaggi e trattamenti di vario genere.

Favoriscono l’equilibrio emozionale, conferiscono energia, diminuiscono la contrazione muscolare, intervengono su eventuali disturbi psicosomatici, migliorano la concentrazione, normalizzano la pressione sanguigna, stimolano il sistema immunitario.


In via generale, esistono due metodi per suonarle: colpendole come un gong o strofinandole sul bordo con l’apposito bastoncino. Se le campane di dimensioni maggiori solitamente vengono colpite, quelle più piccole si adattano ad entrambi i metodi. Queste ultime vanno collocate sul palmo della mano con le dita stese e colpite o strofinate sotto il bordo esterno. Le campane di medie dimensioni vanno posizionate sul palmo della mano e colpite con il legnetto e strofinate sul bordo con la parte del legno priva di rivestimento. Infine le campane più grandi vanno appoggiate su un cuscino e possono essere suonate con appositi legnetti, mazzette di gong o strofinate con bastoncini rivestiti che ne evitino il danneggiamento. Il suono delle campane più grandi crea forti vibrazioni ed è più profondo rispetto alle altre.

Chi utilizza le campane tibetane frequentemente si consiglia di esercitare, se le si strofina, una pressione progressiva verso il centro delle campane che aumenta con l’aumentare del suono. Inoltre si ritiene che un colpetto prima di iniziare a suonarle possa favorirne l’entrata in risonanza. Ma al di là delle regole base, ognuno di noi acquisirà man mano un proprio modo di suonarle che dipenderà anche dalle caratteristiche della campana tibetana stessa.